Immaginate una foto divisa in due. Da una parte una bambina vestita da Wonder woman e dall’altra una sua coetanea sporca, ferita, probabilmente proveniente da un paese in guerra. Immaginate poi la famosa foto dei Beatles a Abbey road divisa a metà con uno spaccato di una colonna di prigionieri in mezzo al deserto. I lavori di Uğur Gallenkuş, artista turco di Istanbul, sono degli schiaffi morali. Cazzotti che ti arrivano allo stomaco e ti svegliano dal torpore del benessere occidentale.
Due realtà
Basta farsi un giro sul suo account instagram per capirlo. Riprende foto più o meno famose di altri fotografi e le mette insieme ad altre immagini di vita quotidiana. Il collage è perfetto nei dettagli. Le immagini parlano bene tra loro, dialogano le linee, gli sguardi, gli oggetti stessi seppur diversi tra loro. Un fucile diventa un telescopio, le cicatrici diventano graffi di un gatto, il fumo di una sigaretta un fungo atomico.
Effetto farfalla
Per un bambino che salta felice sul letto di casa (e chi non l’ha mai fatto), ce ne è un altro che salta con un fucile in mano. Per un musicista che imbraccia una chitarra, c’è un miliziano che imbraccia un fucile. Un po’ come la farfalla che batte le ali a Pechino e a Kingston arriva un uragano. Ok, forse l’immagine della teoria del caos non è che sia esemplificativa al massimo, ma concettualmente aiuta a capire che esistono realtà uguali e contrarie in questo mondo. Una realtà più rassicurante da una parte e una che ci terrorizza e che vediamo solo in tv o di cui leggiamo sui giornali. Gallenkuş mette tutto insieme in un lavoro attento, meticoloso, preciso.