Avete presente la scena del pedaggio del film “Non ci resta che piangere” con Troisi e Benigni? Ecco, in alcune parti del mondo la situazione è paradossalmente simile.
In viaggio dall’Oman agli Emirati Arabi
A volte un solo confine non basta e bisogna passare la frontiera di uno stesso Paese più volte. Un esempio concreto? Immaginate di dover viaggiare dall’Oman agli Emirati Arabi Uniti. Immaginate che, per qualche motivo particolare, dovete andare nel piccolo villaggio di Nahwa. Ebbene, partendo dalla capitale omaniana Muscate, si costeggia la costa verso nord per poi attraversare il confine degli Eau. Proseguendo ancora si trova un’altra dogana, quella dell’Oman. Niente paura, non avete sbagliato strada. Continuando il viaggio tra i deserti dell’emirato di Sharija si arriva, di nuovo, al confine emiratino. Questo perché Nahwa è un enclave nell’enclave (chiamata di secondo grado), ossia circondata da un enclava omaniana, a sua volta compresa, interamente, nel territorio del ricco Stato del golfo.
Quella strada tra le due Irlanda
Se parliamo di strade che passano più volte gli stessi confini non si può non citare il video che Bbc politics ha pubblicato sul suo profilo twitter il 5 dicembre 2017. Un viaggio di sole sei miglia da Clones, in Eire, fino a Cavan…sempre in Eire. Ma per andarci bisogna entrare in Nord Irlanda, uscire dal Nord Irlanda, rientrare nuovamente e infine uscire, ancora, verso la meta designata.
Non parliamo di enclavi questa volta. Al momento le due entità statali dell’isola verde sono membri dell’Unione europea ma Brexit pone un’incognita. Che ne sarà dalla Clones-Cavan road una volta che Ulster dovrà, per forza di cose, alzare le dogane in quanto territorio britannico? La data di uscita dall’Ue (il 29 marzo 2019), si avvicina. I negoziati tra Bruxelles e Londra stentano. Per ora, comunque, nessun fiorino da pagare per il pedaggio…