Il Team Muhafiz; il fumetto in favore dei diritti umani

Quando si pensa ai fumetti la mente vola negli Usa e in Giappone. In fondo a chi non piacerebbe vedere un Uomo Ragno che affronta un Ken Shiro per il predominio commerciale nell’universo fumettistico mondiale. Che c’entrano i fumetti? C’entrano eccome. Perchè in Pakistan la lotta al radicalismo si fa anche a suon di vignette.

Il video è stato realizzato dalla Bbc e tratta proprio di questa serie fumettistica che vede come protagonista il Team Muhafiz, un gruppo di 8 teenager di Karachi (4 ragazzi e 4 ragazze) provenienti da realtà culturali e religiose molto diverse tra loro.

L’idea è quella di coinvolgere oggi i leader di domani e ridefinire il concetto di “cattivi” come dei mortali che sono tra noi

ha detto al Tribune Imran Azhar, Ceo della Azcorp Entertainment  nonché una delle menti dietro al progetto. Il fumetto è prodotto sia in lingua Urdu che in inglese e ha come obiettivo quello di educare le giovani generazioni pakistane sui problemi sociali del loro Paese.

Gli ideatori. Da sinistra a destra: Imran Azhar, Zain Awan, Rabiya Waheed and Babrus Khan ©Arif Soomro
Gli ideatori. Da sinistra a destra: Imran Azhar, Zain Awan, Rabiya Waheed e Babrus Khan ©Arif Soomro

Le avventure degli otto ragazzi non si esauriscono in una realtà scollata dal mondo. Anzi. I “nostri eroi” combattono contro la schiavitù, i matrimoni forzati e gli attacchi con l’acido. Insomma nessun Superman che svolazza sopra Islamabad. Questi sono temi importanti che stanno affliggendo da anni la società pakistana. Secondo Girlsnotbride il 21% delle ragazze si sposa sotto i 18 anni e spesso questa pratica, oltre che essere legata con la tradizione è anche uno strumento di ripagamento dei propri debiti. In alcune aree del Paese il matrimonio dei minorenni è stato bandito, come nel Sindh nel 2013 e nel Punjab nel 2015. In quest’ultima regione l’età minima per sposarsi rimane comunque 16 anni per le ragazze e 18 per i ragazzi.

Temi ricorrenti e scottanti combattuti a suon di leggi, ma anche con la cultura. L’intento di questa serie di fumetti è proprio questo; promuovere il rispetto con un pizzico di divertimento.

 

 

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