Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell'arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità. (Zygmunt Bauman)
Cosa hanno in comune Macedonia, Israele, Tunisia, Ungheria e Regno Unito? Apparentemente poco, eppure tutti questi Paesi hanno deciso di prendere calce, mattoni e carriola per costruire dei muri. Sì, perchè sembra che “l’emergenza migranti” abbia messo tutti con le spalle “al muro”.
Blog di un cervello danneggiato - l'unico e irripetibile
io e la mia vita con la sclerosi multipla
Storie, cultura e sport dal Medio Oriente e e Dintorni
Matteo Guardini - Piccolo Diario Visivo
Nothing is impossible (at least that does not violate the laws of physics). When you can..violate the laws of physics!
Il travel blog di Cristina Cori
Lo scritto non arrossisce.
Verso la fine della guerra fredda (e pure calda) tra i sessi
Considerazioni e riflessioni per vaccinarsi dall'indifferenza
New York City based photographer STEFAN FALKE has visited over 200 artists who live and work on both sides of the 2000 miles long U.S.- Mexico border to document the vibrant culture of the region for his ongoing project. All photos, videos and texts © Stefan Falke (No use without written permission by the author)
Photography. Life.
Y hoy, por qué no?
Il mio scopo principale è viaggiare, eternamente nomade.
Life DownUnder
VITADIFRONTIERA 
Se non si rimuovono le cause, hanno voglia a erigere muri… però però mi viene in mente che noi potremmo usare il Mose, magari un pò più lungo… sarebbe l’ottava s-meraviglia del mondo! Verrebbero da tutte le parti a vederla (in barcone, anche).
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Già e le cause sono gli Stati europei e Usa.
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