L’arma del fotoritocco: vedo e non vedo

La guerra si combatte in tanti modi. Anche con la propaganda, per confondere il nemico, le masse e spesso anche se stessi.

Recentemente Focus.it ha pubblicato una fotogallery di immagini passate alla storia ma che hanno una peculiarità. Sono “photoshoppate”.

Un esempio? Cominciamo con Winston Churchill, noto anche per la sua passione per i sigari.

Foto presa da Focus.it
Foto presa da Focus.it

Un simbolo, che di certo non poteva apparire con un sigaro in bocca. Meglio un leader salutista.

Un altro esempio arriva dal Bel Paese e precisamente durante la presa di Roma da parte dell’esercito italiano.

Foto presa da Focus.it
Foto presa da Focus.it

Stando a quanto dice l’autrice dell’articolo Elisabetta Intini, la fotografia è stata resa tale da un fotoritocco grossolano grazie alla duplicazione dei soldati. Tutto un altro effetto.

Oggigiorno le cose non cambiano. Questa fotografia pubblicata da Al-Arabiya mostra alcuni jet che passano sopra alcuni soldati libici esultanti.

Foto presa da Focus.it
Foto presa da Focus.it

La realtà è un po’ diversa. Certo, mostrare un gruppo di guerriglieri che esultano per strada con sopra le teste degli aerei fa un certo effetto. Da un’impressione completamente diversa e la percezione di forza che scaturisce da questa foto ricorda le immagini trionfalistiche che spesso notiamo nei film americani.

Osserviamo ora questa foto:

Foto presa da Focus.it
Foto presa da Focus.it

Viene dall’Iran e che l’agenzia France Press ha ottenuto da Sepah News. Un semplice lancio missilistico. Il problema è che in realtà uno dei missili non è mai partito.

Foto presa da Focus.it
Foto presa da Focus.it

Ecco la rampa di lancio. Un piccolo malfunzionamento. Ma perché mostrarlo? Meglio cancellarlo.

Infine una delle foto ritoccate che meglio di altre hanno scatenato la fantasia sul web.

Foto presa da Focus.it
Foto presa da Focus.it

Un semplice copia e incolla. Gli overcraft sono stati riprodotti più volte per dare un’impressione sbagliata. Forse i nordcoreani hanno fatto riferimento ai programmi di duplicazione che si usano nella produzione dei film.

Il messaggio che passa attraverso queste foto è chiaro. Noi siamo forti, ma solo perchè sappiamo usare il photoediting.

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